Sei in una situazione di indebitamento?
La tua liquidità non è sufficiente per far fronte agli impegni?
RIPRENDITI LA TUA VITA E LIBERATI DAL SOVRAINDEBITAMENTO!
Cos’è il sovraindebitamento
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Una situazione di sovraindebitamento si verifica quando la liquidità disponibile non è sufficiente per far fronte agli impegni finanziari assunti e conservare una vita dignitosa.
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Il caso tipico è quello del lavoratore dipendente che, per ragioni di stretta concretezza (l’arredo o la ristrutturazione di una casa, cure mediche non coperte dal SSN, ecc) si fa concedere un prestito con la cessione del quinto dello stipendio.
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È convinto di riuscire ad onorarlo ma capita un imprevisto (la perdita del posto di lavoro dell’altro coniuge, la malattia di un familiare) e presto si accorge che la liquidità ottenuta non è più sufficiente.
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E allora chiede un nuovo prestito con una nuova cessione del quinto.
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A quel punto il suo reddito si è fortemente eroso. Se ha un mutuo diviene difficile onorarlo. Idem per le spese condominiali.
Presto o tardi arrivano i pignoramenti.
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La situazione è già definitivamente compromessa ma, quasi sempre, il soggetto (che ha perso lucidità e opera con affanno) si illude di poter “chiudere” i vecchi prestiti assumendone di nuovi.
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E, così, si ritrova avviluppato in un groviglio ingestibile con la sensazione di non avere vie dì uscita.
In famiglia inevitabilmente esplodono le tensioni e, spesso, si arriva alla disgregazione se non a eventi più gravi (molti femminicidi hanno, sullo sfondo, una grave situazione debitoria). -
La quotidianità di quella che era una vita relativamente normale si trasforma in un autentico incubo;
- bollette impagate,
- cartelle dell’agenzia delle entrate,
- ufficiali giudiziari,
- intimazioni di sfratto,
- impossibilità di coprire qualsiasi spesa imprevista.
Il cappio si stringe ogni giorno di più. La vita ha smesso di essere vita.
Ti trovi anche tu in questa situazione?
La crisi economica generale, la spregiudicatezza delle finanziarie che allettano con un marketing estremamente aggressivo proprio quanti dispongono di un reddito fisso suscettibile di prelievo, sia lavorativo che pensionistico e, infine, la scarsa competenza finanziaria degli italiani, fanno si che, ogni anno, la massa di sovraindebitati aumenti di diverse centinaia di migliaia.
E, spesso, sono situazioni che restano sotto traccia anche per vergogna.
C’è una via per uscire dal sovraindebitamento
Come si può risolvere la situazione di sovraindebitamento
In Italia è in vigore la Legge 3/2012 (oggi integrata nel testo unico denominato Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza cd CCII) che consente di abbattere fortemente il debito delle persone fisiche attraverso una procedura davanti a un Giudice che si articola in due modelli alternativi; la ristrutturazione dei debiti del consumatore o la liquidazione controllata del patrimonio.
Come funziona la ristrutturazione del debito del consumatore
Si tratta di una proposta, elaborata dal professionista insieme a un team di consulenti, che prevede un abbattimento del debito e il suo pagamento rateale in modo da renderlo sostenibile.
Esempio
È stato sviluppato un debito di €100.000, i ratei mensili sono pari a 400 € mentre il reddito disponibile si è ridotto, da 1.600 €, a meno di €1.000. Le spese indispensabili per una vita dignitosa ammontano a € 1.100 mensili.
Potrà essere proposto un abbattimento a € 25.000 (ovvero del 75%) da pagare ratealmente in cinque anni € 415 al mese.
Se il Giudice ritiene ammissibile la proposta si interrompono tutte le azioni esecutive, tutti i prelievi del 1/5, tutti i procedimenti di sfratto.
Il sovraindebitato vede reintegrato il proprio reddito, non ha più l’assillo continuo delle azioni di recupero del credito, non deve più temere di perdere l’alloggio in affitto o la casa di proprietà all’asta e, quando il Giudice avrà omologato la proposta, potrà pagare mensilmente una cifra sostenibile. Se lo stipendio ritorna a essere di 1600 €, una volta detratta la rata mensile, gli resteranno 1.185 € e, dunque, una vita dignitosa sarà nuovamente garantita.
Come funziona la liquidazione controllata del patrimonio
La liquidazione controllata del patrimonio consiste nella messa a disposizione di una quota del patrimonio dell’indebitato a copertura di una quota sostenibile del debito.
È una procedura molto conveniente e snella laddove l’indebitato non abbia beni immobili di proprietà (altrimenti dovrebbe conferirli in liquidazione).
In tal caso, infatti, l’unico patrimonio disponibile è lo stipendio.
Viene individuata una rata mensile che consenta all’indebitato di conservare una parte residua
dello stipendio per le spese necessarie per una vita dignitosa e si stabilisce una durata, generalmente
dai 3 ai 5 anni.
Anche in questo caso il debito originario subisce un drastico abbattimento. Vale la stessa logica che abbiamo già visto in precedenza.
Esempio
Se un sovraindebitato per €100.000 dispone di un reddito mensile pari a €1.600 e ha spese per € 1.100 verrà stabilita una rata di €415 per 5 anni che gli consente di conservare una vita dignitosa.
Alla fine della procedura avrà pagato € 24.900.
E non si potrà dire che i creditori abbiano subito una “fregatura” perché si tratta di situazioni in cui, anche esperendo azioni esecutive, non avrebbe ottenuto di più.
Ma quasi sempre assai meno, in molto più tempo e con molte più spese.
Anche in questo caso, se il Giudice ritiene ammissibile la proposta di liquidazione, viene disposta l’immediata sospensione delle cessioni del quinto, dei pignoramenti, degli sfratti e di ogni altra azione
esecutiva. Una volta intervenuta l’omologa il sovraindebitato comincia a pagare le sue rate.
Se, al termine dei 5 anni, il Giudice riscontrerà che tutto è stato eseguito come si deve, potrà disporre l’esdebitazione ossia la cancellazione dei debiti pregressi. Gli originari €100.000 hanno definitivamente smesso di gravare sul groppone dell’ex sovraindebitato.
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